La Sostenibilità nel tessile: Nekte, Politecnico di Milano e Blumine insieme per il Progetto F-SUSY.
Nasce il progetto per la Sostenibilità nel tessile“F-Susy” (www.f-susy.it) sostenuto dalla Regione Lombardia nell’ambito del programma Smart Fashion and Design in partenariato con Politecnico di Milano, le società di consulenza Blumine e Nekte. Hanno aderito al progetto il maglificio Besani srl e le imprese tessili Attilio Imperiali e Maglificio Ripa. L’obiettivo è di eliminare e sostituire, laddove tecnicamente possibile e realmente “sostenibile”, determinate sostanze pericolose o limitarne la concentrazione e migliorare i processi produttivi esistenti. Negli ultimi anni, una sempre maggiore attenzione si è concentrata sul tema della sostenibilità nel tessile in merito agli impatti ambientali e sulla salute umana, derivanti dai residui di sostanze sui prodotti ed ai processi produttivi ad esso associati. Le produzioni tessili sono infatti spesso caratterizzate da processi notevolmente impattanti dal punto di vista ambientale, soprattutto sull’uso di prodotti chimici. Le aziende del settore tessile sono sottoposte a pressioni da parte degli stakeholders perché vengano rispettati e garantiti specifici standard di sicurezza chimica dei prodotti. Per orientarsi in una molteplicità di standard e regolamenti e rispondere alle aspettative dei clienti in una logica di time to market sempre più accelerato è necessario disporre di strumenti e metodologie adeguati.
Il progetto F-Susy ha la finalità di sperimentare e diffondere i processi tessili a minor impatto ambientale grazie alla sostituzione delle sostanze chimiche pericolose con altre più sicure e alla verifica dei risultati conseguiti. A questo scopo F-Susy si focalizza sulla realizzazione di strumenti in grado di facilitare le relazioni tra i diversi soggetti della filiera tessile e della moda e di monitorare processi e prodotti in base agli standard di sicurezza chimica in modo rapido ed efficiente.
Nekte ha sviluppato delle soluzioni digitali tecnologiche innovative.
Umberto Bramani, A.D. di Nekte: “‘Concretamente stiamo sviluppando due piattaforme:
la prima, riservata, è uno strumento gestionale digitale destinato ad utenti autorizzati, cioè ai partner di progetto e ad aziende selezionate, per la gestione e la condivisione delle informazioni e dei risultati delle sperimentazioni. Il sistema consente inoltre l’accesso al software di autovalutazione per testare la congruenza tra le caratteristiche chimiche dei prodotti realizzate dalle aziende partecipanti alla sperimentazione con i diversi protocolli.
La seconda, pubblica, è realizzata in particolare dal Politecnico e permette di consultare informazioni tecniche e scientifiche sulle sostanze chimiche pericolose utilizzate nei processi tessili e accedere alla catalogazione delle sostanze potenzialmente sostitutive, indicizzate per pericolosità, funzione e ambito di utilizzo e infine alle analisi chimiche richieste dai principali protocolli, come DETOX, ZDHC, Oekotex e altri ancora’.