Il tema della gestione del rischio chimico sta diventando sempre più pervasivo nel settore del tessile; a livello internazionale sono tante le iniziative che coinvolgono una rete di attori eterogenei che compongono uno scenario in continua evoluzione. Si propone una veloce panoramica di alcuni dei progetti più significativi.
Tra i primi progetti “Smart Fashion and Design” a essere approvato, F-Susy è partito a Febbraio 2017 e terminerà dopo 24 mesi a Gennaio 2019. Coordinato dal Dipartimento di Chimica, Materiali ed Ingegneria Chimica del Politecnico di Milano, prevede un investimento di quasi 900.000,00 Euro a fronte di un contributo regionale di circa 350.000,00 Euro. Nell’iniziativa sono coinvolti diversi partner: Blumine, che
eroga servizi alle imprese tessili nell’ambito della sostenibilità di prodotti e processi; Nekte, che sviluppa prodotti digitali per la gestione delle informazioni; Besani, maglificio specializzato nella lavorazione di filati tinti di alta qualità; Maglificio Ripa, specializzato nella progettazione e produzione di tessuti tecnici realizzati con fibre artificiali e sintetiche; Tessitura Attilio Imperiali specializzata nella progettazione e realizzazione di tessuti ortogonali con fibre naturali e non. Il progetto prevede la ricerca e la sperimentazione di materiali e processi che limitino l’uso delle sostanze chimiche pericolose; la predisposizione di uno strumento digitale di supporto decisionale permetterà di monitorare e di validare i processi messi in atto, mettendoli in relazione con gli standard di sicurezza chimica esistenti. Obiettivo specifico del progetto sarà la realizzazione di
Riferimenti
- Blumine. Sustainability-Lab. www.sustainability-lab.net
- F-Susy. www.f-susy.it
- ZDHC. www.roadmaptozero.com